SERVIZIO LITURGICO E CATTEDRALE DI PIACENZA

Massimo Berzolla

SERVIZIO LITURGICO E CATTEDRALE DI PIACENZA

Divenuto organista della Cattedrale di Piacenza in giovanissima età, si è dedicato al servizio musicale nella liturgia sia in qualità di organista e direttore di coro sia componendo musica liturgica con particolare riferimento alle esigenze della basilica piacentina.

È stato per vari anni organista ufficiale della Settimane Liturgiche Nazionali organizzate dal CAL (Padova ’85, Rieti ’86; Bergamo ’87, Sanremo ’88, in collaborazione con Mons. Giuseppe Liberto); per l’Associazione Italiana Santa Cecilia è stato dal ’91 al ’96 Direttore del Segretariato Giovani e tra i fondatori delle Settimane di Studio per Organisti e Direttori di Coro (in collaborazione con M° Luigi Toja, M° Walter Marzilli, M° Don Valentino Donella).

È stato Responsabile Diocesano per la Musica Sacra della Diocesi di Piacenza-Bobbio e tra i fondatori dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra San Cristoforo, inaugurato nel 2003 nell’omonimo splendido oratorio secentesco (ora destinato ad altro uso).

Nel 1993 ha fondato la Cappella Musicale Maestro Giovanni con la quale, oltre all’attività concertistica, ha svolto un qualificato servizio alle principali celebrazioni liturgiche in Cattedrale e occasionalmente in altre chiese non solo diocesane.

A causa del sopravvenuto maggiore impegno professionale in azienda, nel 2009 ha interrotto il suo pluridecennale servizio in Cattedrale.

IL FONDO MUSICALE DELL’ARCHIVIO CAPITOLARE DELLA CATTEDRALE DI PIACENZA

L’interesse per la musica sacra e l’attività nella Cattedrale piacentina hanno spinto Massimo Berzolla ad occuparsi anche del cospicuo Fondo Musicale presente nell’Archivio Capitolare della Basilica, costituito principalmente da musica a stampa e manoscritta risalente al XVI-XVII secolo e da codici medievali, tra i quali spicca per importanza non solo musicale il Codice Piacenza 65 (detto “Libro del Maestro”).

La costituzione della Cappella Musicale “Maestro Giovanni” ha in seguito sollecitato la trascrizione di altri brani, tratti da edizioni a stampa e dal Codice 65, eseguiti sia in ambito concertistico sia durante le celebrazioni liturgiche, con particolare attenzione al repertorio specifico della chiesa piacentina contenuto appunto nel “Libro del Maestro” (sequenze per la Dedicazione della Cattedrale e per la patrona Santa Giustina; tropo “Quem quaeritis?”, ecc.).