Ultima Diei Oratio
per coro a 4-8 vm, soli, flauto, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, contrabbasso, percussioni, organo (ad lib.)
testo tratto dalla liturgia delle ore, ufficio di compieta
- Deus, in adjutorium (2′ 30″);
- Hymnus “Te lucis ante terminum” (3′);
- Antiphona “In noctibus” (2’15”);
- Psalmus 133 “Ecce benedicite” (5′ 30″);
- Lectio “Audi Israel” (2′ 30″);
- Meditatio (2′) (strumentale);
- Responsorium breve “In manus tuas” (3′);
- Antiphona “Salva nos” – Canticum “Nunc dimittis” (6′ 30″);
- Oratio “Noctem istam” (2′);
- Benedictio “Noctem quietam” (2′);
- Antiphona de B. Maria Virgine “Sub tuum praesidium” (2′ 30″)
Note di presentazione (dal programma di sala della prima esecuzione assoluta – 26 giugno 2005 – Modena – Chiesa di S. Domenico – Rassegna “I luoghi sacri del suono”)
Per motivi occasionali o per un’insopprimibile necessità artistica e spirituale, il tema della morte attraversa la storia della musica, che è storia di musicisti, ispirando opere esplicitamente create per rispondere alle sollecitazioni del quesito ultimo dell’esperienza umana.
I testi liturgici della Messa da Requiem sono stati musicati dai più grandi compositori, assumendo vesti assai diverse tra loro (si pensi ai tre capolavori di Mozart, Verdi e Fauré).
Ma anche altri testi sono stati oggetto di elaborazione su questo tema: dalle brevi liriche del madrigale rinascimentale o della grande produzione liederistica ai testi compositi, in parte originali in parte tratti dalle sacre scritture, delle cantate barocche o di quel grande affresco costituito dal Deutsches Requiem di Brahms.
Ultima diei oratio si inserisce in questo filone: ad essere messa in musica è la preghiera di Compieta, che nella Liturgia delle Ore della Chiesa cattolica segue il Vespro e costituisce appunto l’ultima preghiera liturgica della giornata. Non viene celebrata solennemente come il Vespro e, pur mantenendo la stessa struttura, è più breve.
In Ultima diei oratio il testo è integralmente musicato: diversamente dalla tradizione dei Vespri solenni, non solo i Salmi e il Cantico, ma anche le antifone, le orazioni, la lettura breve costituiscono i “numeri” di quella che si configura come una cantata sacra.
Compieta non è una preghiera funebre: viene celebrata ogni giorno, ma in essa ogni elemento legato al momento conclusivo della vita quotidiana (il sonno, la notte, l’attesa della luce, il bisogno di pace, la fatica e il riposo, la fiducia in Dio) costituisce un rimando all’esperienza dell’ultimo istante di esistenza terrena.
Diversamente dai toni del Dies irae della messa da requiem, si avverte qui un senso di intimità profonda, quasi di pacificata consuetudine nell’accostarsi al tema della morte.
Le parole del Cantico Nunc dimittis (che costituisce il parallelo del Magnificat nei Vespri), pronunciate dal vecchio sacerdote Simeone dopo aver riconosciuto Gesù giovinetto presentato al tempio, sanciscono il compimento di una vita iscritta nella grande storia della salvezza e vissuta in risposta all’amore di Dio per l’uomo, dove non si affronta la fine, ma si concede che “il servo vada in pace”, continui il suo cammino verso la luce.
L’esperienza del singolo si fonda sulla passione e risurrezione di Cristo, richiamata dal testo del responsorio, nel quale vengono ripetute le parole di Gesù sulla croce: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”. In Ultima diei oratio questo brano musicale è costruito sul tema desunto dal nome MAURO (Mi, lA, Ut, Re, sOl), in omaggio ad un amico musicista prematuramente scomparso.
Conclude la preghiera l’affidamento alla Madonna, attraverso una delle antifone mariane (che includono anche, ad esempio, l’Ave Maria o il Salve Regina), forse la meno nota: Sub tuum praesidium.
Un coro di piccole dimensioni è richiesto quale protagonista della cantata; le brevi parti solistiche sono pensate per una vocalità contenuta, ispirata ad un rielaborato recitativo liturgico.
Lo strumentale, anch’esso ridotto, è prevalentemente di colore scuro; grande spazio viene dato alle percussioni, con l’intento di recuperare l’originale significato sacrale di questa famiglia di strumenti, significato tralasciato nell’occidente moderno (con l’unica eccezione del suono della campana o dei campanelli), ma che affonda le sue radici agli albori della storia umana e nelle espressioni religiose dei Paesi orientali e africani.
TESTO
1.
Deus, in adjutorium meum intende.
Domine, ad adjuvandum me festina.
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio, et nunc et semper,
et in sæcula sæculorum. Amen.
2. Hymnus
Te lucis ante terminum,
rerum creator, poscimus,
ut solita clementia
sis præsul ad custodiam.
Te corda nostri somnient,
te per soporem sentiant,
tuamque semper gloriam
vicina luce concinant.
Vitam salubrem tribue,
nostrum calorem refice,
tætram noctis caliginem
tua collustret claritas.
Præsta, Pater omnipotens,
per Jesum Christum Dominum,
qui tecum in perpetuum
regnat cum Sancto Spiritu.
Amen.
3. Antiphona
In noctibus benedicite Dominum.
4. Psalmus 133
Ecce benedicite Dominum,
omnes servi Domini;
qui statis in domo Domini per noctes.
Extollite manus vestras ad sanctuarium,
et benedicite Dominum.
Benedicat te Dominus ex Sion,
qui fecit cœlum et terram.
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio, et nunc et semper,
et in sæcula sæculorum. Amen.
5. Lectio (solo)
Audi, Israel: Dominus Deus noster Dominus unus est. Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde et ex tota anima et ex tota fortitudine tua. Eruntque verba hæc quæ ego præcipio tibi hodie in corde tuo, et narrabis ea filiis tuis, et meditaberis in eis sedens in domo tua et ambulans in itinere, dormiens atque consurgens.
6. Meditatio (strumenti)
7. Responsorium breve
In manus tuas, Domine,
commendo spiritum meum.
Redemisti nos, Domine Deus veritatis.
Commendo spiritum meum.
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio, et nunc et semper,
et in sæcula sæculorum. Amen.
In manus tuas, Domine,
commendo spiritum meum.
8.
Antiphona
Salva nos, Domine, vigilantes,
custodi nos dormientes,
ut vigilemus cum Christo
et requiescamus in pace.
Canticum evangelicum (Lc 2, 29-32)
Nunc dimittis servum tuum, Domine,
secundum verbum tuum in pace;
quia viderunt oculi mei
salutare tuum,
quod parasti
ante faciem omnium populorum:
lumen ad revelationem gentium
et gloriam plebis tuæ Israel.
9. Oratio (Solo)
Noctem istam, quæsumus, Domine, benignus, benignus illumina, illumina, et ita fac in pace nos tuos famulos obdormire, ut læti ad novi diei claritatem in tuo nomine suscitemur.
Per Christum Dominum nostrum. Amen.
10. Benedictio
Noctem quietam et finem perfectum concedat nobis Dominus omnipotens. Amen.
11. Antiphona finalis de B. Maria Virgine
Sub tuum præsidium confugimus,
sancta Dei Genetrix;
nostras deprecationes ne dispicias
in necessitatibus;
sed a periculis cunctis libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta.